mercoledì 20 febbraio 2013

Critica al programma del PdL


Cari amici, scrivo per condividere con voi alcune opinioni riguardo al programma del Popolo delle Libertà (PdL).
Ho appena scaricato il file pdf e subito, in prima pagina salta all’occhio la scritta in azzurrino “NOI CI IMPEGNAMO” e già ho iniziato a storcere il naso venendomi a galla i ricordi in cui la mia prof di disegno mi diceva sempre “Danilo… ti impegni tanto…  ma il disegno tecnico non fa proprio per te” Ecco… diciamo che magari l’impegno in politica ci vuole sicuramente ma deve essere anche corredato di serietà e, se devo proprio dirla tutta… più che di un “semplice” impegno i cittadini ora hanno bisogno di Garanzie e Sicurezze.
Per farvi un esempio ironico ma pratico:  mi ero impegnato a seguire una dieta… è tre anni che mi impegno a seguirla ma quella infame è troppo veloce e non riesco mai a starle dietro e per colpa sua, nonostante il mio grandissimo impegno iniziale, ora sono 90 kili… bastarda di una dieta!
La gente, giustamente, è stufa di promesse di “farò”, “proveremo”, “tenteremo”, “lavoreremo”…. La gente vuole fatti, concretezza.
Continuo a leggere… trovo a caratteri cubitali e trovo il “PATTO DEL PARLAMENTARE” e, tra me e me, penso: “un patto preciso ed indiscutibile che dica: se non otterrò quello che prometto me ne andrò a casa senza condizionali e  scuse campate per aria” e, ahimè, purtroppo anche qui salta fuori la parola “impegno”  subito dopo le parole in stampatello “prometto solennemente”.
Secondo me il promettere solennemente di impegnarsi  è sbagliato per due ragioni:
1)      La promessa, costi quel che costi, deve essere mantenuta (pacta servanda sunt dicevano i latini se non sbaglio) e non deve essere attenuata dall’impegno che diventa così una scusa di un eventuale fallimento. “Eh… mi sono impegnato, te lo avevo giurato! Ma purtroppo non ci sono riuscito….” Una frase sentita e risentita tante volte
2)      Gli impegni sono astratti, campati per aria, non sostenuti dalla concretezza che invece risiede in una promessa solenne.
Andando avanti si trovano molti punti che condivido: (abolizione dei finanziamenti pubblici ai partiti, diminuzione del numero dei parlamentari, bonus bebè, assistenza ai disabili ect… ect…

A mio avviso però trovo due grosse lacune:
1)      Non è spiegato, soprattutto nei punti più importanti, come ed in che termini si intende raggiungere un obiettivo. Esempio: “Rafforzamento dei poteri del governo”… senza specificare uno potrebbe pensare che si voglia instaurare una specie di regime… “abolizione degli enti inutili” ciò che può inutile per te può essere invece per me essenziale…
2)      A volte si lascia troppo alla libera interpretazione. Esempio:  “Abolizione del finanziamento pubblico dei partiti” (ma qua dentro ci finiscono anche i rimborsi elettorali?  e quelli che verranno presi per queste elezioni?)
Ci sono poi, ovviamente, alcune cose che non mi trovo assolutamente d’accordo.
1)      “No alla patrimoniale” per me invece chi ha di più deve pagare di più…
2)      Definizione di famiglia. Siamo nel 2013 e la definizione di famiglia come nucleo fondato sul matrimonio tra uomo e donna deve essere superato. Come Einstein ha abbattuto i concetti della fisica, guardando oltre, introducendo la relatività e rimettendo tutto in discussione, così dovremmo fare noi e pensare oltre… a come un matrimonio sia l’unione, la massima espressione dell’amore che due persone, indistintamente dal loro sesso, provano l’uno per l’altro.
3)      Non ci devono essere dei tetti alle pensioni d’oro… Le pensioni d’oro non devono esistere! Uno non può andare in pensione dopo solo due anni di “lavoro” con 20000 euro al mese quando un operaio od  una maestra rischia di spegnersi ancor prima di potersi “godere” i frutti del proprio lavoro.
Avrei ancora molto da parlare discutere… ma per ora mi fermo e mi getto nella lettura del programma del PD.
Grazie per l’attenzione
Danilo